Archivio Storico

della Comunità Ebraica
di Roma

“Giancarlo Spizzichino”

L’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma (ASCER) “Giancarlo Spizzichino” è ritenuto uno tra più importanti archivi d’Europa per ciò che riguarda la storia degli ebrei e, nel 1981, il Ministero per i Beni Culturali lo ha dichiarato di “notevole interesse storico”.

Nell’ASCER sono conservati, prevalentemente, documenti relativi al periodo compreso tra l’inizio del Cinquecento e la fine degli anni Novanta del XX secolo per un totale di 284 metri lineari (più di 375 faldoni, 6.930 fascicoli e 1.555 registri).
Il materiale è suddiviso in due sezioni (secondo l’ultimo ordinamento effettuato nel 1963 da Daniele Carpi):
– ARCHIVIO MEDIEVALE E MODERNO (XVI-XIX sec.) riordinato all’80%;
– ARCHIVIO CONTEMPORANEO (XIX-XX sec.) riordinato al 100%.
Vi sono anche:
– un ARCHIVIO FOTOGRAFICO (scansionato e schedato grazie ad un finanziamento della Regione Lazio) che comprende più di 9000 immagini scattate dalla fine dell’ ‘800 ai giorni nostri;
– un ARCHIVIO MUSICALE (in corso di inventariazione a cura del M° Claudio Di Segni) che conserva 740 spartiti risalenti ai secoli XIX e XX.
Il riordino di tale materiale si svolge sotto la guida della Soprintendenza per il Beni Archivistici del Lazio, è a cura di Silvia Haia Antonucci, Claudio Procaccia e Giancarlo Spizzichino z.l.

Per quanto riguarda l’ARCHIVIO MEDIOEVALE E MODERNO, pur fornendo notizie diverse sulla vita quotidiana degli ebrei, sull’attività delle Cinque Scole e delle Confraternite nel ghetto, la documentazione è caratterizzata dalla forte presenza di informazioni di carattere economico, finanziario e fiscale. Particolarmente ricco è il materiale relativo ai rapporti fra l’Università ebraica e lo Stato pontificio; abbondano le carte concernenti il regime tributario imposto agli ebrei dalle autorità ecclesiastiche, sia per quanto riguarda la tassazione diretta sul capitale, sia in merito alle imposte sui profitti derivanti dalle attività economiche, nonché sui consumi. Vi è anche un ricco materiale riguardante l’amministrazione della Comunità, nonché la condizione giuridica e civile degli ebrei all’interno dello Stato pontificio. Di grande interesse sono le carte relative allo Jus Gazagà, al prestito contro interesse, ed alla gestione dei banchi di pegno. Numerosi sono i documenti riguardanti le false accuse di omicidio rituale, i battesimi clandestini e forzati, i rapporti con la Casa dei Catecumeni, le restrizioni per la detenzione dei libri ebraici, e le diverse vessazioni cui era soggetta la popolazione ebraica nel periodo del carnevale e durante altre festività cattoliche. Una notevole parte della documentazione concernente i bambini sottratti alle famiglie ebraiche ed inviato alla Casa dei Catecumeni, si trova nelle Controversie giudiziarie poiché, quando le possibilità economiche lo consentivano, i congiunti si rivolgevano ai legali per ottenere la loro restituzione. Materiale interessante è quello contenuto nei Rendiconti relativi alla permanenza dei neofiti nella Casa dei Catecumeni ed in quella delle Convertite, soggiorno che la Comunità ebraica era obbligata a sostenere.

Per quanto concerne l’ARCHIVIO CONTEMPORANEO, è presente soprattutto documentazione di carattere amministrativo, contabile e fiscale, materiale relativo alle persecuzioni razziali, alla costruzione delle nuove sinagoghe, alla legislazione della Comunità ebraica di Roma e delle Confraternite, che poi confluirono nella Deputazione di Assistenza, all’amministrazione delle Cinque Scole nei decenni precedenti la loro scomparsa, agli Asili infantili israelitici, ai verbali delle sedute del Consiglio della Comunità. Non manca la documentazione relativa alla corrispondenza interna della Comunità ebraica romana, a quella con le altre Comunità italiane ed estere, ed a quella concernente i rapporti con le autorità nazionali e locali. E’, altresì, interessante il materiale riguardante la Casa di ricovero di Cave e l’Ospedale israelitico, che consente di ricostruire in parte i cambiamenti verificatisi dal punto di vista igenico-sanitario all’interno della Comunità ebraica di Roma. Per quanto riguarda la ricostruzione storica delle trasformazioni occorse alla società ebraica contemporanea, sono rilevanti i documenti concernenti gli aspetti demografici ed economici (nascite, circoncisioni, maggiorità religiose, matrimoni – dal punto di vista religioso, culturale ed artistico è rilevante la raccolta di Ketubbot – morti, conversioni, imponibili dei contribuenti della Comunità e finanche i censimenti delle attività economiche degli ebrei di Roma).

L’ARCHIVIO FOTOGRAFICO comprende immagini relative all’area del ghetto nei periodi immediatamente precedenti la sua distruzione, alla vita quotidiana, a quella religiosa ed alle istituzioni della Comunità ebraica di Roma dalla fine del XIX secolo fino ai giorni nostri, comprese foto della Terra di Israele scattate nei primi decenni del ‘900. Si segnala in particolare il Fondo Salvatore Fornari, il primo Direttore del Museo Ebraico di Roma, che illustra i cambiamenti urbanistici dell’area del ghetto. Tale materiale rappresenta un contributo interessante ed un’integrazione alle informazioni fornite dalla documentazione cartacea, soprattutto per quanto riguarda il periodo più recente e le cerimonie ufficiali.

L’ARCHIVIO MUSICALE conserva 285 spartiti originali, ai quali si sono poi aggiunte altre 455 copie provenienti dalla National Library di Gerusalemme per un totale di 740 spartiti risalenti ai secoli XIX e XX. Tale collezione è estremamente importante per analizzare le musiche che erano suonate e cantate nel periodo del ghetto all’interno delle Cinque Scole e, successivamente, nel Tempio Maggiore di Roma.

Brochure dell'ASCER

Scariaca la versione PDF della brochure dell’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma

Elenco dei Fondi dell'ASCER

L’elenco dei fondi archivistici conservati nell’ASCER (Archivio Medievale e Moderno e Archivio Contemporaneo)

Introduzione alla documentazione conservata nell'ASCER

Un’introduzione, con spiegazioni e immagini, alla storia dell’ASCER e della Comunità Ebraica di Roma, alle attività svolte, ai locali dove è posta la documentazione, alla tipologia di materiale ivi conservato, ai volumi della Biblioteca della Comunità Ebraica di Roma ivi conservati, compresi alcuni esempi di documentazione particolarmente rilevante dal punto di vista storico / archivistico / artistico.